Allevamento

Allevamento

L'allevamento come elemento fondamentale del circuito organico, non inteso come sistema di sfruttamento delle risorse.



Il sistema NEST - 2 - Allevamento e compostante

L’altra parte del ciclo tra agricoltura e allevamento riguarda il trattamento del letame e dei liquami per ottenere il compost. 

La nostra ricerca si è rivolta ai metodi e sistemi utili per perfezionare la trasformazione tra letame e liquami in compost, in modo da ottenere un fertilizzante naturale del tutto paragonabile, in termini di efficacia, ai migliori fertilizzanti chimici, ma con potere miglioratore dell'ambiente batterico e della fertilità del terreno.

Essendo il processo di trasformazione prettamente batterico abbiamo dovuto rivolgerci a sistemi estremamente delicati, in grado di potenziare l’azione batterica aerobica nei letami e liquami, favorendo così la fissazione di NH3 (ammoniaca) nelle fibre.

Il controllo e il potenziamento di tale processo non solo ha come risultato un fertilizzante con le caratteristiche di cui sopra, ma anche effetti fortemente positivi verso gli animali e la vivibilità delle stalle, riducendo notevolmente le esalazioni maleodoranti e, soprattutto, la presenza di agenti patogeni.

Ciò permette chiaramente allevamenti e prodotti più sani.

Abbiamo quindi sviluppato un compostante per stalle, denominato Penta, alla cui base vi è un elemento stabile, ad esempio gesso, a cui si applica un sistema di trasmissione olografica di informazioni energetiche, la cui efficacia è data solo dalla capacità di emettere vibrazioni che attivano processi catalitici. 

Non si usano processi elettromagnetici, termici, chimici o radioattivi.

Il processo di informazione è un processo energetico estremamente alto.

Il materiale informato viene caricato di energia e si comporta come una radio che ripete continuamente l'informazione ricevuta: questa energia è chiamata vacuo o schiuma quantistica dalla fisica moderna. 

Ma vediamo nel dettaglio come funziona PENTA.

E' universalmente noto che il letame è soggetto a gravi perdite di sostanze nutritive che si liberano nell'aria insieme a forti odori.

Per questa, e altre ragioni di ecologia ambientale, il letame dovrebbe essere trattato subito in modo molto preciso con un duplice scopo:

  1. Debellare nell’ambiente stalla gli elementi dannosi: escherichia coli, coliformi e batteri patogeni. Facendo la bioigenizzazione dell'ambiente stalla si riducono problemi respiratori, mastiti, dermatiti, problemi podalici ecc
  2. Iniziare da subito il processo di composizione in modo che sia di alta qualità.

Utilizzando piccole quantità di compostante Penta, capace di velocizzare ed avviare favorevolmente il processo di compostaggio aerobico del letame fresco, si evita perciò la dispersione nell'aria delle sostanze fertilizzanti e la lettiera resta più sana e può essere utilizzata più a lungo data la tendenza a mantenersi asciutta.

Non solo: abbiamo studiato anche un compostante in grado di sviluppare funghi e batteri decompositori quando il letame viene tolto dalla stalla e accumulato.

I cumuli così preparati si riscalderanno velocemente (in genere entro una settimana) tra i 26°C e i 30°C, secondo la composizione del letame, mostrando dopo circa 10 giorni una buona formazione di funghi sulla superficie del cumulo. Si noterà inoltre un'assenza quasi totale di odori molesti e la presenza di  mosche molto contenuta: il processo completamente aerobico non permette zone putrescenti necessarie alla loro riproduzione.

Da un attento esame dei cumuli, dopo 30 giorni, si potrà già visualizzare il processo di decomposizione e tra il 2° e 3° mese si potrà notare la presenza di lombrichi.

Questo processo aerobico di compostaggio lascia i quattro elementi terra, aria, acqua e calore agire armonicamente in assenza di fenomeni di putrefazione, turbificazione o combustione che limiterebbero funghi, batteri, vermi ed altri organismi nella loro attività di decomposizione.

Il compost maturo e decomposto è presupposto necessario del lungo e complicato processo naturale per ottenere humus.

Esistono diversi tipi di compost con valori fertilizzanti assai diversi secondo le sostanze organiche presenti: l'esatta conoscenza del contenuto d'azoto è auspicabile per il loro corretto utilizzo, come per i fertilizzanti chimici.

Nel compost maturo, lavorato in modo corretto aerobico, non si deve liberare ammoniaca e la percentuale di azoto può arrivare a 6-7%, il contenuto di fosfato è generalmente fra 0,5 e 2%, il potassio tra 0,5 e 1%, calcio, magnesio e manganese generalmente coincidono con le quantità presenti nell'organico grezzo, si ottiene così una buona presenza di oligoelementi e microelementi.

E' importante precisare che le percentuali delle sostanze fertilizzanti presenti nelle sostanze organiche non sono comparabili con quelle di origine chimica, che hanno nel terreno e nella crescita delle piante un'azione del tutto diversa: in pratica si usa una percentuale di 1 biologico equivalente a 4 di chimico, che ha la pessima attitudine di lasciarsi trasportare dalle acque piovane nelle acque di falda, inquinandole.

Un composto aerobico finito e maturo si può considerare come una sostanza fertilizzante vivente dato il suo alto contenuto di actinomiceti, streptomiceti, batteri aerobici, spore, funghi ecc...

Un composto maturo dal punto di vista biologico è incomparabile con qualsiasi altro fertilizzante sia per la sua influenza sulla vita del terreno sia sulla crescita delle piante; al contrario un compost non maturo o che ha una trasformazione anaerobica putrescente, è facilmente identificabile dalla presenza di odori forti e persistenti. Questo secondo tipo di  composto, come lo stallatico e il sovescio, deve ulteriormente decomporsi nel terreno per molto tempo e la sua efficacia residua si manifesta solamente dopo mesi: di frequente si nota carenza di azoto a seguito della sua dispersione nell'aria con il metano o dispersione sotto forma di ammoniaca con effetti acidi e dannosi per l'agricoltura. 

Non riconoscere le straordinarie qualità fertilizzanti del composto aerobico, sia come rivitalizzante del terreno sia sulla crescita delle piante, significa non riconoscere la differenza fra letami, composti, organici grezzi, sovesci e composto aerobico maturo.

Ecco quindi che - attraverso questi studi e la conseguente elaborazione di un compostante capace di produrre, a bassi costi, un composto biologico estremamente attivo e benefico per il terreno e la produzione agricola - si conclude il secondo passaggio, dove l’allevamento è il centro di produzione a valore aggiunto dei fertilizzanti da campo, utili per il foraggio e la altre culture.