NEST - idee, tecnologie e investimenti per un'agricoltura ricca e sostenibile

NEST - idee, tecnologie e investimenti per un'agricoltura ricca e sostenibile

Il nostro obiettivo è quello di sviluppare una nuova concezione di azienda agricola.

Ci impegniamo per lo studio e lo sviluppo di una soluzione organica e completa in grado di evolvere il concetto attuale di biologico, un ecosistema sinergico tra agricoltura e allevamento, capace di abbassare i costi, ottimizzare la produzione e ridare al terreno la struttura ottimale; in grado quindi di invertire le tendenze di impoverimento, desertificazione, inquinamento e riscaldamento.

Cosa facciamo

La proposta di NEST è il risultato di una lunga ricerca teorica, di anni di test sperimentali e di applicazione tecnica.


Per arrivare a questa proposta abbiamo attinto da know-how solidi e sperimentali, applicandoli insieme alla ricerca di una soluzione organica capace di proporsi come nuovo sistema di coltivazione: biologico, produttivo, innovativo.


Abbiamo attinto a soluzioni ingegneristiche per lo studio di macchinari capaci di lavorazioni leggere, ma complete.
Abbiamo studiato soluzioni vicine alla meccanica quantistica e allo studio delle micro-energie, rifacendoci a sperimentazioni ormai consolidate, per la bonifica delle acque e in generale la cultura organica dei terreni.
Abbiamo sperimentato, nelle stalle di diversi allevamenti, le tecniche di compostaggio, in modo da definire i migliori metodi e le best practice per ottenere il miglior fertilizzante e dare agli animali foraggio biologico e ambienti sani.

Tutto il lavoro che abbiamo ci dimostra chiaramente un aspetto fondamentale: investire in tecnologia e ricerca in questo ambito ha ampi margini di redditività e un ritorno di comunicazione eccezionale.

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Agricoltura

Agricoltura

Lavoriamo per una moderna rivoluzione agraria, una rivoluzione che mira ad aumentare le produzioni ma tutela l’integrità delle qualità naturali per lasciare alle generazioni future risorse agrarie ancora vitali capaci di soddisfarne i bisogni.

E’ su questo solco che NEST ha fatto ricerca e sviluppo, cercando di applicare nuove conoscenze e innovative tecnologie ai paradigmi dell’agricoltura biologica, con l’obiettivo di partecipare alla nuova rivoluzione agraria con sistemi, prodotti e meccaniche tese all’ottimizzazione della produzione e insieme alla ricostituzione e mantenimento delle risorse naturali.

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Allevamento

Allevamento

Lavorando su una nuova concezione dell’azienda agricola - che ha però radici pratiche e teoriche estremamente profonde - partiamo dal presupposto che è possibile massimizzare le capacità fertilizzanti intrinseche del terreno attraverso le sinergie ‘animali’ e portare la produttività ad alto e costante rendimento.

L'allevamento come elemento fondamentale del circuito organico, non inteso come sistema di sfruttamento delle risorse.

Su queste basi abbiamo sviluppato gli studi sulle comunità dei microorganismi della rizosfera in relazione alle specifiche situazioni climatiche, ai diversi tipi di colture e alle caratteristiche del terreno; sistemi e applicazioni relativi a tutti i processi microbici, in particolare dei cicli biogeochimici di azoto, fosforo e carbonio; fino alla definizione di tecniche nuove di compostaggio.

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L'acqua

L'acqua

Nell'analisi e sviluppo di una nuova azienda agricola non si può escludere l'elemento vitale fondamentale: l'acqua.

Qualsiasi vegetale partecipa in modo attivo al ciclo dell'acqua che è il rinnovo della vita sul nostro pianeta
Uno stelo d'erba o una grande quercia partecipano a far si che il ciclo dell'acqua sia sempre attivo e ottimale,
ambedue assorbono con le loro radici acqua che trasporta preziosi elementi che ha disciolto nella terra, la fanno
risalire lungo i loro corpi fino dove avviene quella meravigliosa attività chiamata sintesi clorofilliana, che fra le tante
attività che svolge disperde nell'atmosfera vapore acqueo puro.

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La storia

La storia

 

È il 1840 quando Justus Liebig pubblica Die organische Chemie, in ihrer Unwendung auf Agricultur und Physiologie, il manifesto della nuova agronomia fondata sulla fisiologia vegetale. L’idea chiave del chimico tedesco corrisponde alla concezione della fotosintesi e dell’assimilazione minerale enunciata dal ginevrino Théodore de Saussure nel 1804.

La rivoluzione dell’agronomia ottocentesca si fonda su un concetto oltremodo semplice: le piante, ha scoperto De Saussure, traggono dall’atmosfera, mediante la fotosintesi, la sostanza organica di cui sono formate, i cento composti ternari costituenti rielaborazioni di un gas aereo, l’anidride carbonica, combinato con l’acqua, dimostrando che esse traggono dal suolo, invece, tutti i componenti minerali, quell’insieme di sali che ne costituiscono le ceneri, primi per importanza i sali nitrici, quelli fosfatici, quelli potassici.

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In sintesi

In sintesi

Il sistema NEST vuole essere un’alternativa valida, sia economicamente che qualitativamente, ai sistemi di produzione agricola e di allevamento animali tradizionali.

Abbiamo individuato obiettivi precisi e raggiungibili sulla base delle nostre sperimentazioni.

Con la tecnica sul foraggio il nostro obiettivo è quello di produrre annualmente ca. 8/10 tonnellate di impasto di erba medica per ettaro, ovvero ‘fieno verde’, le cui qualità nutritive devono essere abbassate almeno del 40% con residui di lavorazione basiche.
Si ottengono così ca. 13/15 tonnellate di prodotto alimentare biologico per animali.

Prendendo come riferimento la mucca, che ha bisogno di cibo per ca. 4 tonnellate all’anno (escluse lettiere e granella), riteniamo che ogni ettaro coltivato a foraggio è in grado di alimentare 3/4 mucche.

D’altro canto una mucca produce ca. 12/14 tonnellate tra letame e liquami, quantità sufficiente per fertilizzare, con il dovuto processo e compostante, un ettaro di terreno a foraggio.

E’ conseguente che con un ettaro di foraggio, dopo il passaggio animale, si fertilizzano 3 ettari di terreno, ovvero 2 ettari più del richiesto. Tale delta è il nostro valore aggiunto: 2 ettari di terreno su cui non utilizzare prodotti chimici per fertilizzare, per ogni ettaro coltivato a foraggio.